Archivio 2007 - eventi a Spazio Tadini

giovedì 11 ottobre ore 21:00

Michele Tadini, in_cages (2007)
per generazione sonora aleatoria
e strutture compositive in tempo reale
Prima esecuzione assoluta

“in_cages” è stato ispirato da una sorta di possibile incontro musicale tra due concezioni del comporre e del far musica che nell’epistolario tra Cage e Boulez vengono via via esposte. La presenza del caso (o anche solo del mondo esterno, del li e ora e mai più uguale), è una componente che troviamo in tutta la storia della musica, sempre che si sia disposti ad allargare un po’ l’orizzonte di analisi. La necessità di formulare strutture calcolabili che possano controllare lo sviluppo di una composizione è anch’esso un elemento costruttivo, che ha livelli differenti, troviamo in moltissime esperienze musicali non necessariamente legate a quella che comunemente definiamo come “musica contemporanea”. Personalmente credo siano parti di un unico che non trovo giusto scindere drasticamente, lo si può fare a livello speculativo ma nell’ascolto tutte le componenti che permettono ad una musica di vibrare nell’aria, in un luogo, si daranno insieme – ineluttabilmente. I due strumenti di “In_Cages” saranno la registrazione delle parole e del suono prodotto dalle persone durante la presentazione del libro e un insieme di regole strutturate e strutturali che organizzeranno il materiale sonoro, regole residenti in una sorta di “partitura in potenza” all’interno di un programma di computer. L’azione del compositore-esecutore_al_live_electronics sarà quella di analizzare e controllare i flussi sonori all’interno degli algoritmi accogliendo tutte le sollecitazioni possibili: dal materiale sonoro, dalla sua possibile natura musicale e gestuale e dallo stesso ambiente circostante. Un incontro di regola e caso che darà origine ad un lì (e solo lì) e in quel momento (solo in quel momento), ma sempre, e in ogni caso, una musica costruita attraverso modelli di strutture compositive interagibili attraverso l’azione in tempo reale sul computer. Michele Tadini

 

vedere il sito   http://www.spaziotadini.it/bellavita.htm

 

Nel 1998, Thomas Vinterberg ottiene il premio della giuria al Festival di Cannes per "Festen”, film manifesto di una rivolta cinematografica ordita con Lars Von Trier, il Dogma, che rifiuta ogni artificio.

Tre viaggi in Danimarca scaglionati su tre anni hanno permesso a Lorenza Ceretti di seguire le gioie e i dubbi del giovane regista, dal suo ufficio di Filmbyen fino al set di "Dear Wendy" (2005).

 

Il cinema danese è conosciuto a livello mondiale per la corrente del Dogma e per registi quali Lars Von Trier, Thomas Vinterberg, Per Fly, Lone Scherfig e Susanne Bier. I danesi amano il loro cinema che ha conquistato più del 25% del mercato in Danimarca. Come si spiega il successo di film come "Dancer in the Dark", "Italian for beginners", "The Celebration", "After the wedding"?

Lorenza Ceretti riprende da lontano un regista raggiante e sollecitato da tutti. Col susseguirsi dei viaggi, la distanza si assottiglia e la regista conquista la fiducia del regista che accetta perfino di commentare il fallimento di "It’s all about love".

Tre piazze, tre temi, tre opere: un percorso che si sviluppa in tre tappe lungo le vie di Zona Brera, un’area che storicamente è riconosciuta come centro dell’arte, fucina di idee innovative e uno dei più amati punti d’incontro dei milanesi. La base del progetto è la volontà di regalare ai milanesi un sorprendente risveglio domenicale. Piccole architetture urbane, sculture che parlano con la città, grandi oggetti materici che donano al cittadino un nuovo modo di percepire l’intorno. Due giovani architetti - Silvia Terrenghi e Diego Quadrelli - propongono tre “sculture urbane” per offrire un’insolita chiave di lettura di Milano.

Le installazioni sono interamente prodotte con materiali di scarto della città: vecchi televisori, plastica, fil di ferro e giocattoli obsoleti sono stati plasmati con pazienza e abilmente trasformati in opere architettoniche. Il progetto resterà nelle piazze milanesi per tre giorni per poi essere esposto ne La Fabbrica del Vapore (in via Procaccini 4).

Per saperne di più: http://www.edi-risvegli.com/

Solo due uomini possono scoprire il piano che si cela dietro i delitti rituali di Serpent: Michele Idea, dj-poeta tormentato dal singolare destino di trovarsi sempre nel momento e nel luogo in cui sta per accadere qualcosa, e Angelo Stirpe, guardia giurata in cerca di giustizia.

Tra noir e fantastico, critica sociale e disperazione metropolitana, ricerca stilistica e innovazione narrativa, un'odissea milanese sulle tracce di antiche profezie e scomode verità, un'impossibile caccia al colpevole, una disperata storia d'amore. Un mystery che distrugge finalmente ogni convenzione del thriller a partire dalla sua base: il metodo d'indagine.

Paolo Grugni e Giovanni Choukhadarian presenteranno MONDOSERPENTE a Spazio Tadini lunedì 21 maggio alle ore 21:00.

VENERDI 18 MAGGIO - ORE 21:00

www.divinoscrivere.it

Il sito di scrittura creativa DiVino Scrivere - che unisce la passione del vino a quella della scrittura - ha proposto alcune delle opere esposte da artgallery a Spazio Tadini ai propri utenti. In una sola settimana sono stati scritti più di 200 testi - poesie e racconti brevi - ispirati alle tele dei pittori. Giovedì 10 maggio tali testi affiancheranno la mostra e già si pensa, con DiVino Scrivere, ad un seguito corposo di tale iniziativa

Enrico Intra ha attraversato da protagonista oltre mezzo secolo di vita musicale....
Pianista, compositore, arrangiatore e direttore d'orchestra tra i più importanti nella storia del jazz ... è stato tra i pirmi musicisti italiani ad elaborare un concetto "europeo" di jazz
La serata, in due parti –la prima riservata al film su Enrico Intra, la seconda, musicale, con Enrico Intra e il suo duo, al pianoforte-, è aperta e introdotta da Luigi Pestalozza, Presidente dell’Associazione Gli Amici di Musica/Realtà. Conduce Maurizio Franco.

Prima parte della serata:

Proiezione del film ENRICO INTRA

 A cura di Alessandro Cadoglio. Autori Michele D’Andrea   Carlo Alberto Aceti. Montaggio Emanuele Massironi . Ttutor Silvano Cavatorta

Film-documento di estremo interesse,  per come la figura, la musica, il jazz, il pianismo di Enrico Intra, sono ripercorsi per momenti appunto filmati della sua vita di musicista. Realizzato in seno alla Scuola di Cinema, Televisione e Nuovi Media della Fondazione Scuole Civiche di Milano, è una produzione che si affianca, al più alto livello, a quelle realizzate in Italia intorno ad altre figure del jazz: Massimo Urbani, Enrico Rava, Franco D’Andrea, Franco Cerri.

Seconda parte della serata:

I N T R A   N E W    T R I O

Enrico Intra - pianoforte

Carlo Garofalo - percussioni

Alex Stangoni - live electronics

Improvvisazione

martedi 17 aprile ore 21:00

presentazione del libro

L'ACCORDATORE DI DESTINI

DI

SALVIO FORMISANO

editore Meridiano Zero

ne parla

Giovanni Choukhadarian

e

Giuseppe Cederna

interpreta alcuni brani del romanzo

da Repubblica - Napoli, 3.1.2007

Una città carica di fascino e di pericolo. Una città allegra e ipocrita. Dove vite e destini possono cambiare in un attimo. In un assordante silenzio. È la Napoli vera, autentica, che fa da sfondo al noir di Salvio Formisano.

Una storia dove cronaca e immaginazione si uniscono in un racconto intenso e scorrevole. L'accordatore di destini narra la vicenda di un uomo che a un certo punto della sua disordinata esistenza, quasi casualmente, crede davvero di aver trovato la missione della sua vita: aggiustare quella degli altri.

 
 
 
 
 
 
 
 

Nelle sue tele Giovanna Pesenti organizza lo spazio come luogo

dell'incontro tra la linea-segno egli ingombri cromatici, affidandoalle campiture larghe coprentiuna valenza emozionale.

Questi dipinti sono come dei tarocchi: hanno un sopra e un sotto, un diritto e un rovescio. Nello stabilire il verso, Giovanna Pesenti racconta una delle possibili storie, ma suggerisce e invita

a un calviniano gioco combinatorio

 
 
 
 

Spazio Tadini comproduce lo spettacolo "Sostanzasonora"

Per contattarci: ft@spaziotadini.it

Spazio Tadini, via Jommelli 24 - tel. +39 02.26.19.684

Francesco Tadini - tel. +39 347.963.25.15

.

giovedì 28 settembre 2006

"Punti Ascensionali" del pittore e musicista Mario De Leo/Concerto con il gruppo Oikos

Mario De Leo: chitarra e voceGiancarlo Disnan: chitarra e vocePaolo Nava: chitarra e bouzukiAgostino Pantano: violino, percussioni (dal catalogo dell'evento)...Il pittore e musicista Mario De Leo, che è il direttore artistico del gruppo Oikos e autore di gran parte del repertorio, da sempre è attento interprete della tradizione musicale popolare. Il suo percorso musicale ha proceduto in parallelo anche con le iniziative artistiche di figure come l'attore etnomusicologo Moni Ovada (con cui contribuisce, negli anni settanta, alla fondazione della cooperativa "l'Orchestra") e dello studioso di musica popolare Michele Straniero; insieme a questi personaggi comincia un lungo impegno rivolto alla "nuova canzone popolare".

giovedì 8 giugno

Musica elettronica...

Ascolti e proiezioni

Presentazione della nuova collana di cd/dvd realizzata in collaborazione tra Cemat Italia e Auditorium Edizioni

Saranno presenti:Walter Prati, Matteo Pennese e Antonella Bersani, autori del dvd DELLE ACQUE prodotto dalla Fondazione MM&Te

Gianni Trovalusci per Cemat ItaliaClaudio Chianura per Auditorium Edizioni DVD delle acque

Video di Antonella Bersani e Matteo Pennese
Musiche di Matteo Pennese e Walter Prati
Coproduzione MM&T-CEMAT, 2006
Auditorium Edizioni (Milano)

Walter Prati

Compositore ed esecutore, svolge un’attività di ricerca musicale, da sempre orientata verso l’interazione fra strumenti musicali tradizionali e nuovi strumenti elettronici, frutto dell’applicazione informatica al mondo musicale. Questo percorso lo ha portato - già nel 1987 presso il Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova - a utilizzare il “sistema 4i”, uno dei primi elaboratori per la sintesi e la trasformazione del suono in tempo reale.
Da questa esperienza sono nate, in collaborazione con Mauro Graziani, Aquam flare in media labia tua (per trombone e 4i) e Combinazioni approssimate di tempo indefinito (per trombone, sax e 4i), presentate alla Biennale Musica di Venezia nel 1988.
Dal 1990, con lo studio MM&T di Milano, fondato insieme ad altri compositori, ha prodotto progetti di ricerca sulla musica e lo spettacolo in genere.
Le sue composizioni sono presenti in Italia nei cartelloni dei maggiori teatri e rassegne musicali (Teatro alla Scala, Musica Presente, Musica per la Resistenza, Colloqui di informatica musicale, Biennale Musica Venezia) e in numerosi festival europei (Total Music Meeting di Berlino, Musique Actuelle a Nancy, Festival di Cuenca in Spagna, EMS Festival di Stoccolma; e ancora a Aachen, Nickelsdorf, Bochum), eseguite da artisti del calibro di Antonio Ballista, Anna Maria Morini, Giancarlo Schiaffini, Evan Parker, Maurizio Ben Omar, Elena Casoli.
Significative le collaborazioni con Evan Parker, Paul Lytton, Berry Guy, con il chitarrista americano Thurston Moore (componente del gruppo Sonic Youth) e con il cantante inglese Robert Wyatt.
Di rilievo la collaborazione, sin dal principio degli anni ottanta con il compositore e strumentista Giancarlo Schiaffini con il quale ha composto e suonato in diverse installazioni sonore e teatrali.
In duo con il percussionista Maurizio Ben Omar ha sviluppato a partire dal 1990 una duplice attività, di interprete (per il duo hanno scritto autori come Melchiorre, Schiaffini, Einaudi, Gorli, Bussotti, Aralla) e compositore-esecutore di musiche per il teatro, partecipando in entrambi i casi a festival e rassegne concertistiche in Italia e all’estero.
Ha inciso dischi per BMG Ariola, Ricordi, Pentaflower, ECM, Materiali Sonori, Leo Records.

Matteo Pennese

Si laurea in giurisprudenza e parallelamente studia composizione e musica elettronica con Franco Donatoni e Alvise Vidolin presso la Civica Scuola di Musica di Milano. Segue inoltre i seminari di composizione di Gérard Grisey e studia tromba con Francesco Grigolo. Presso l'EHESS (Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales) di Parigi ottiene un DEA in "Musica e musicologia del XX secolo" sotto la guida di Hugues Dufourt. Sue composizioni sono state eseguite in prestigiose rassegne quali Ars Musica di Bruxelles, Biennale di Lisbona, Fondazione Pistoletto, "Opera totale" di Venezia, Akademie der Künste di Berlino. Collabora con l'Estate Fiesolana che produce lo spettacolo Stredi insieme alla coreografa e ballerina Marinella Salerno. Collabora con Walter Prati e prende parte allo spettacolo Vespa: suoni e immagini dal tempo nell'ambito del festival "La dolce vita" a Berlino. È stato docente presso il Centro "Tempo Reale" di Firenze, Centro Musica di Modena, Sezione Musica Contemporanea della Civica Scuola di Musica di Milano. Suoi saggi sono stati pubblicati da riviste specializzate quali Sonus, I quaderni della Civica Scuola di Musica di Milano, Musica/Realtà.

..............................................................................................................26/27/28 gennaio 2006

tre serate di Teatro a Spazio Tadini per

VITE ESTREME DI DONNE COMUNI

di e con Erica Nagelregia Antonio Rosti

L’anima, Sorella Sublime Serba il Segreto.

Una CASA, un luogo semplice e segreto, confortevole riparo ma anche prigione.

In questo interno, una DONNA COMUNE parla di sé, con leggerezza, riflette sulla propria condizione e sulle possibili casualità che l’hanno portata ad essere „quella“  e non „un’altra“. Racconta, immaginandosi „altra“, frammenti di vita di donne che si trovano ad essere protagoniste di VITE ESTREME, a compiere gesti fuori dalle regole, senza che tutto ciò sia necessariamente determinato da una precisa scelta.

Cinque forti monologhi, drammatici e divertenti, liberamente inspirati ad opere e testi contemporanei. La depressa che tenterà il suicidio. La frivola che prende la vita come viene, arrivista eccessiva ma, infine, sempre vittima di un mondo più cinico e spietato di lei. L’innamorata che uccide per troppo amore.  La seduttrice nella sua lucida, costante e beffarda opera di demolizione del sesso forte. La saponificatrice, con il suo sconvolgente humor nero, macabra protagonista di una vicenda oltre ogni limite.

Lo spettacolo dura 60 minuti, la colonna sonora è tutta al femminile e la produzione è della Compagnia Teatrale „Nuova Pasticceria“.

E‘ stato scelto lo Spazio Tadini per rappresentare in anteprima VITE ESTREME DI DONNE COMUNI perchè è sicuramente un luogo sorprendente, un palcoscenico naturale per struttura e dimensione che conserva e si nutre del fascino della vis artistica di Emilio Tadini e della quotidianità di una „casa vissuta“. Erica Nagel: „ Mi affascinano da sempre le cose che stanno nelle cose. La vita gran tessitrice di destini è a conoscenza di segreti inaccessibili, tra i quali, forse, c’è che l’amore non porta la felicità e che la vita è spietata ma anche prodiga di attimi di riconciliazione

Interprete dei monologhi e attrice milanese è appassionata di drammaturgia contemporanea, prosegue, con questa piece, un cammino intrapreso negli ultimi anni che l’ha portata ad interpretare opere di E. Schmitt, Durang, Durenmatt, Ayckbourn, Camus, Sara Kane, etc.

Antonio Rosti è regista, autore ed attore. Ha lavorato con Dario Fo, Carlo Cecchi, Franco Parenti. Per diverse stagioni ha fatto parte del Teatro di Porta Romana di Milano. Ha recitato inoltre con lo Stabile di Genova, Veneto Teatro e Teatro Litta di Milano. Insieme hanno collaborato, con gli stessi differenti ruoli, in due precedenti spettacoli:

„Sinceramente Bugiardi“ di A. Aychbourn, Compagnia Controscena, 2003.

„Alibi e Memoria“ di Eric Emmanuel Schmitt (titolo opera: Piccoli Crimini Coniugali). Teatro Greco di Milano, 2004.

VITE ESTREME DI DONNE COMUNI è il racconto di una vita consapevole e inconsapevole, come la vita di tutti noi. O no?

MOSTRE COLLETTIVE E PERSONALI

DI EMILIO TADINI

ELENCO

BRANI DA ROMANZI POESIE

SAGGI E RECENSIONI DI EMILIO TADINI

LA PASSIONE SECONDO MATTEO

ECCETERA
LA LUNGA NOTTE
LA TEMPESTA PROFETA AL TRUCCO IL DESIDERIO DEL PITTORE PAUL KLEE, 1960 JOAN MIRO' MAX ERNST GUERNICA, 1965 SCHIFANOLA FALSA AVANGUARDIA GIANFRANCO PARDI VALERIO ADAMI CARLO ORSI MINO CERETTI ARNALDO POMODORO ALIK CAVALIERE

SEBASTIAN MATTA LE FIGURE LE COSE  (PDF)

ANGELUS NOVUS

LINKS - EMILIO TADINI

Palazzo Reale di Milano Exibart - Mostre in corso e recenti WIKIPEDIA, enciclopedia on line La SpampaUniversità di Parma EinaudiFeltrinelliFestivaletteratura, i libri Premio letterario Campiello Comune di Livorno Il Giro d'ItaliaLibreriadonna

 

SELEZIONE OPERE

DALL'ARCHIVIO TADINI

-clic per ingrandire-

Le figure sono ombre,
le ombre delle cose
portate dalla luce dello sguardo.
Dev'essere così
che si fanno i dipinti: guardando
di lato - come i ciechi,
che guardano sempre altrove,
senza fretta, convinti
e sorridono al niente.
Effetto-notte, sorda
conoscenza....  (E. Tadini)

 

INCONTRO ASCOLTO DEDICATO A LUCA FRANCESCONIgiovedì 12 gennaio 2006 ore 11:30

LUCA FRANCESCONI: compositore milanese, classe 1956, ha scritto finora più di cinquanta
lavori per gli organici più diversi, dal solista alla grande orchestra, molti dei quali commissionati
dalle maggiori istituzioni musicali e radiofoniche, che programmano regolarmente la sua musica.
Svolge anche attività di direttore d'orchestra ed è docente e capo del dipartimento di
composizione alla Musikhögskolan di Malmö in Svezia.
La casa discografica Stradivarius pubblica ora un cd che raccoglie due composizioni per
orchestra: Cobalt Scarlet e Rest, nell'interpretazione dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della
Rai, diretta da Roberto Abbado, con la partecipazione del violoncellista Anssi Karttunen.
Cobalt Scarlet (1999), "Two Colours of Dawn", per grande orchestra, è basato su un'idea molto
semplice: la luce di un'alba nordica vista attraverso la finestra di un hotel a Oslo. Come ricorda il
compositore, "i colori vaghissimi, ancora avvolti dalle ombre della notte, si andavano
trasformando in una luce di velluto, blu cobalto. Un processo stupefacente e lentissimo. Tutto
sembrava fermo, là fuori, e invece cambiava incessantemente. D'improvviso mi resi conto che
era apparso qualcosa di nuovo; un raggio più forte, una foschia scarlatta. Era il sole".
Completamente differente l'ispirazione di Rest (2004) per violoncello e orchestra. Scritto per
Anssi Karttunen, su commissione dell'Orchestra Rai, è incentrato sulla figura di Luciano Berio.
"Questo mio pezzo è sicuramente permeato dal ricordo, vorrei dire dalla presenza di Luciano
Berio", racconta il compositore. "Non ci sono citazioni di nessun tipo. Ci sono momenti che
appaiono come luoghi dell'affetto, della memoria, luoghi che ho amato e metabolizzato perché
già li avevo dentro e lì, in tanti dei suoi pezzi, li ho riconosciuti. La materia musicale di Rest è
basata sull'acrostico del suo nome, e anche sui ritmi che ne derivano".
Questa nuova uscita discografica è stata preceduta all'inizio del 2005 dalla pubblicazione,
sempre con l'etichetta Stradivarius, di due lavori corali di Francesconi: Let Me Bleed e Terre del
rimorso.
Interpretato dal Coro della Radio svedese, diretto da Andreas Hanson, Let Me Bleed, per coro
misto, reca il sottotitolo Quasi un requiem per Carlo Giuliani (2001) ed è dedicata al
dimostrante ucciso dai carabinieri a Genova nel luglio 2001. Terre del rimorso (2000-01), per
soli, coro e orchestra, si basa su testi liberamente tradotti e adattati da Francesconi, sul tema
della fragilità. L'esecuzione è della Radio-Sinfonieorchester Stuttgart, diretta da Peter Eötvös,
con il SWR Vokalensemble Stuttgart, il soprano Françoise Kubler e Luciano Roman (voce
recitante).
ROBERTO ABBADO: preciso, comunicativo, penetrante e dotato di un'autentica istintività lirica,
riscuote da anni una notevole attenzione internazionale ottenuta dirigendo le maggiori orchestre
di tutto il mondo, a cominciare da quelle degli Stati Uniti, dove gode di una particolare fama.
È il più giovane protagonista di una dinastia musicale arrivata con lui alla terza generazione,
richiesto in tutto il mondo sia per il repertorio sinfonico, sia per quello operistico.
GIOVANNA RIVA: laureata al D.A.M.S. di Bologna e diplomata in composizione è ora critico
musicale presso la Radiotelevisione Svizzera in lingua italiana, ove è curatrice della trasmissione
di musica contemporanea: "Prima fila. Campi sonori".

Emilio Tadini è stato ed è uno dei più lucidi e incisivi interpreti di questa realtà e dei suoi miti, delle sue proiezioni narrative, utilizzando, come mezzo espressivo, un'originale interazione di pittura e scrittura, dove un'accurata e acuta analisi semiotico-linguistica si è sempre accompagnata all'adozione di contenuti "narrativi" di varia natura, letteraria, artistica, socio-politica : dalla vita di Voltaire a Céline, da Renoir a Duchamp, ai "profughi" di tante guerre...

Silvia Pegoraro
EMILIO TADINI, O DEL "DISORDINE DELLE FAVOLE"

da Emilio Tadini.
Opere 1959/2001

 

 
spazio tadini, via jommelli 24 - 20131 milano (italy) - tel. +39 02.26.19.684