Archivio 2006 - eventi a Spazio Tadini
 
   
   
 

Le statistiche dimostrano che si vive sempre di più. Eppure fin dall’antichità esistono persone che sopravvivono più  a lungo delle altre perché il loro motore è diverso.

Motore? Come si potrebbe chiamare altrimenti quella miscela di realismo e ottimismo, energia e serenità, equilibrio e coraggio che rende certe persone ancora giovani anche se la mèta dei 100 anni è ormai vicina?

 

Le fotografie di Gabriela Noris, alternate alle conversazioni, trasmettono l’immagine di una vita

proiettata verso il futuro con lucidità e tenacia.

 
 

Lo stile elegante, ma allo stesso tempo scorrevole e godibilissimo del libro, riesce a comunicare in

modo chiaro e coinvolgente il contenuto delle conversazioni, e a “catturare” in ognuna di esse preziose testimonianze di vita.

 

Francesca Marsella Guindani e Barbara Venturini-Guerrini Poggio ci raccontano l’articolato e variopinto mosaico delle vite dei nostri “grandi vecchi”, offrendoci l’occasione di ascoltare voci troppo spesso trascurate dalla nostra società benché sempre più rappresentative di essa.

 
 

Varcata la soglia della mezza età dantesca, chi non ha sognato di ritrovare un vecchio amico, incontrare un antico amore, visitare un luogo della giovinezza? Un fatto inaspettato risveglia e ricrea il passato, ed il protagonista viene proiettato nella storia in modo da poterla rivivere. Il tempo è chiuso dentro una nave affondata.

Basta un po' di fantasia e la porta si apre su un mondo fantastico.

Per maggiori informazioni scrivere all'editore info@iuculanoeditore.it

 
  Tutte le storie concatenate nel libro - afferma l'autore - sono assolutamente vere, meno una. A voi la scelta su quali prendere e quale invece buttare…una scommessa narrativa coraggiosa, tutta da scoprire  
 

Sylvia Dabbah

francese di nascita, inglese di cultura, italiana d’adozione, cosmopolita per vocazione, crea sculture astratte utilizzando vari metalli, dal ferro al rame all’alluminio, utilizzando pezzi già esistenti e assemblandoli, spesso con elementi mobili, a volte ricavandone fusioni.

Inizia la sua attività artistica a Milano con lo scultore Davide De Paoli alla fine degli anni ’80, proseguendo quindi con una sperimentazione autonoma originale.

link: http://www.sylviadabbah.com/indexit.htm

 
 

L’Ensemble Sangineto ha già partecipato a prestigiosi festival europei come quelli di Saint Chartier e Lorient in Francia, Bruges e Bruxelles in Belgio, Burghausen e Brandemburg in Germania, Vigo in Galizia, Bellinzona in Svizzera, Londra, Budapest e Vienna.

Michele Sangineto, maestro liutaio, da oltre venticinque anni, svolge un lavoro di ricerca e sperimentazione sul patrimonio europeo degli strumenti musicali, principalmente a corda, relativi al periodo storico dal pre-Medioevo al tardo Rinascimento.

Ha ricostruito strumenti per musei, per mostre, gruppi di ricercatori musicali, ha inoltre diretto  stages sulla costruzione di strumenti musicali come sussidi didattici.

Ha partecipato quale consulente di storia e letteratura musicale e di organologia  a incontri tenutisi presso numerose Istituzioni scolastiche.

 
 

Il pittore e musicista Mario De Leo, che è il direttore artistico del gruppo Oikos e autore di gran parte del repertorio, da sempre è attento interprete della tradizione musicale popolare.

Il suo percorso musicale ha proceduto in parallelo anche con le iniziative artistiche di figure come l'attore etnomusicologo Moni Ovada (con cui contribuisce, negli anni settanta, alla fondazione della cooperativa "l'Orchestra") e dello studioso di musica popolare Michele Straniero; insieme a questi personaggi comincia un lungo impegno rivolto alla "nuova canzone popolare".

 
 

La partitura orchestrale sta tutta scritta in verticale su una pagina mentre la disposizione degli orchestrali è su tre piani: altezza, larghezza e profondità...

Lo stesso tipo di fruizione dello spazio viene adottata nelle mie opere ... una “summa” compositiva diversa dalla semplice addizione dei vari piani di cui l’opera è composta.

 
     
 

Alessandra Appiano ha scritto i libri umoristici La vita è mia e me la rovino io,  Sola?, Più malsani più brutti e la raccolta di racconti Capricci bestiali. Autrice di numerose trasmissioni televisive, collabora con varie testate giornalistiche e su “Donna moderna” cura la  rubrica “Amiche di salvataggio”.

Dei suoi romanzi, tutti pubblicati da Sperling&Kupfer, il primo, Amiche di salvataggio, ha scalato le classifiche e vinto il premio Bancarella 2003. Successivamente sono usciti Domani ti perdono e Scegli me, due altri grandi successi di pubblico tradotti in Portogallo, Russia, Germania, Francia, Polonia e Lituania.

 
  L’eterna giovinezza, un baluardo da conquistare a tutti i costi, come se invecchiare fosse una colpa. Veronica, Erminia, Mara, Federica, sono donne diversissime tra loro, ma che si trovano a fare i conti con i fatidici  “anta” e con i crolli (e per fortuna anche le rinascite) che ne conseguono.In una girandola di avventure tragicomiche (ambientate nei luoghi di culto dove ci si immola all’altare del dio bisturi e della dea magrezza) le nostre eroine scopriranno man mano il piacere della solidarietà femminile, convincendosi che è un potentissimo antiage.  

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Giovedì 16 novembre, ore 18:30

InSound

e

Tom Waits
Verrà presentato il 16 novembre 2006 presso lo Spazio Tadini di Milano
il numero 11 del mensile InSound. Musica Strumenti Musicisti.
La copertina del numero di novembre è dedicata a Tom Waits e nell’occasione sarà possibile ascoltare in anteprima il nuovo triplo cd set del musicista americano.
Claudio Chianura, autore di “Tom Waits Blues”, pubblicato nel 2001 per Auditorium Edizioni, leggerà alcuni brani dal suo libro.

seguirà aperitivo

Informazioni
Tel. 02 87388664
Fax 02 87388716
E-mail:
insound@auditoriumedizioni.it

 

mail/informazioni

 

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venerdì 10 novembre ore 20:30

Musica

e

Spazio

Serata - concerto e tavola rotonda - dedicata al compositore

Adriano

Guarnieri

a cura di Luigi Pestalozza

 

 

Una serata con e su Adriano Guarnieri e la sua musica.

 

L’Associazione Gli Amici di Musica/Realtà ritiene che sia il momento di prestare particolare attenzione a questo grande musicista, fra i maggiori e più propositivi compositori italiani contemporanei, sia per il particolarissimo fascino di cui la sua musica è capace, sia per come essa si muove sonoramente al di fuori dello spazio musicale abituale. Esempio di ciò è Medea, l’opera che nel 2002 alla Biennale Musica di Venezia propose un teatro musicale sonoramente in espansione al di là del palcoscenico.

 

Così il prossimo 10 novembre l’Associazione AM/R organizza una serata intitolata appunto “Adriano Guarnieri: musica e spazio”, nel corso della quale cinque studiosi e musicisti intercalati da quattro brevi nuovi pezzi di Guarnieri, parlano e dialogano con Guarnieri stesso, della sua musica, della sua concezione e pratica del suono.

 

Gli ospiti della serata saranno Angelo Orcalli, Giacomo Manzoni, Alessandro Melchiorre, Paolo Petazzi e Luigi Pestalozza

Le quattro novità, di circa cinque minuti ciascuna, che intercaleranno gli interventi degli ospiti della serata saranno: Nel grave sogno per flauto, I fili luccicano per violino, Sospeso d’incanto per pianoforte, e il finale del quartetto mai finora eseguito Il tremolar del cielo.

I pezzi saranno suonati da Anna Maria Morini, Enzo Porta, Stefano Malferrari e Quartetto Musica/Realtà.
 

Spazio Tadini comproduce lo spettacolo "Sostanzasonora"

 
 

Per contattarci: ft@spaziotadini.it

Spazio Tadini, via Jommelli 24 - tel. +39 02.26.19.684

Francesco Tadini - tel. +39 347.963.25.15

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ARCHIVIO EVENTI

giovedì 28 settembre 2006

"Punti Ascensionali" del pittore e musicista Mario De Leo

/Concerto con il gruppo Oikos

Mario De Leo: chitarra e voce

Giancarlo Disnan: chitarra e voce

Paolo Nava: chitarra e bouzuki

Agostino Pantano: violino, percussioni

(dal catalogo dell'evento)...Il pittore e musicista Mario De Leo, che è il direttore artistico del gruppo Oikos e autore di gran parte del repertorio, da sempre è attento interprete della tradizione musicale popolare. Il suo percorso musicale ha proceduto in parallelo anche con le iniziative artistiche di figure come l'attore etnomusicologo Moni Ovada (con cui contribuisce, negli anni settanta, alla fondazione della cooperativa "l'Orchestra") e dello studioso di musica popolare Michele Straniero; insieme a questi personaggi comincia un lungo impegno rivolto alla "nuova canzone popolare".

giovedì 8 giugno

Musica elettronica...

Ascolti e proiezioni

Presentazione della nuova collana di cd/dvd realizzata in collaborazione tra Cemat Italia e Auditorium Edizioni

Saranno presenti:

Walter Prati, Matteo Pennese e Antonella Bersani, autori del dvd DELLE ACQUE prodotto dalla Fondazione MM&T

e

Gianni Trovalusci per Cemat Italia

Claudio Chianura per Auditorium Edizioni

DVD delle acque

Video di Antonella Bersani e Matteo Pennese
Musiche di Matteo Pennese e Walter Prati
Coproduzione MM&T-CEMAT, 2006
Auditorium Edizioni (Milano)

Walter Prati

Compositore ed esecutore, svolge un’attività di ricerca musicale, da sempre orientata verso l’interazione fra strumenti musicali tradizionali e nuovi strumenti elettronici, frutto dell’applicazione informatica al mondo musicale. Questo percorso lo ha portato - già nel 1987 presso il Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova - a utilizzare il “sistema 4i”, uno dei primi elaboratori per la sintesi e la trasformazione del suono in tempo reale.
Da questa esperienza sono nate, in collaborazione con Mauro Graziani, Aquam flare in media labia tua (per trombone e 4i) e Combinazioni approssimate di tempo indefinito (per trombone, sax e 4i), presentate alla Biennale Musica di Venezia nel 1988.
Dal 1990, con lo studio MM&T di Milano, fondato insieme ad altri compositori, ha prodotto progetti di ricerca sulla musica e lo spettacolo in genere.
Le sue composizioni sono presenti in Italia nei cartelloni dei maggiori teatri e rassegne musicali (Teatro alla Scala, Musica Presente, Musica per la Resistenza, Colloqui di informatica musicale, Biennale Musica Venezia) e in numerosi festival europei (Total Music Meeting di Berlino, Musique Actuelle a Nancy, Festival di Cuenca in Spagna, EMS Festival di Stoccolma; e ancora a Aachen, Nickelsdorf, Bochum), eseguite da artisti del calibro di Antonio Ballista, Anna Maria Morini, Giancarlo Schiaffini, Evan Parker, Maurizio Ben Omar, Elena Casoli.
Significative le collaborazioni con Evan Parker, Paul Lytton, Berry Guy, con il chitarrista americano Thurston Moore (componente del gruppo Sonic Youth) e con il cantante inglese Robert Wyatt.
Di rilievo la collaborazione, sin dal principio degli anni ottanta con il compositore e strumentista Giancarlo Schiaffini con il quale ha composto e suonato in diverse installazioni sonore e teatrali.
In duo con il percussionista Maurizio Ben Omar ha sviluppato a partire dal 1990 una duplice attività, di interprete (per il duo hanno scritto autori come Melchiorre, Schiaffini, Einaudi, Gorli, Bussotti, Aralla) e compositore-esecutore di musiche per il teatro, partecipando in entrambi i casi a festival e rassegne concertistiche in Italia e all’estero.
Ha inciso dischi per BMG Ariola, Ricordi, Pentaflower, ECM, Materiali Sonori, Leo Records.

Matteo Pennese

Si laurea in giurisprudenza e parallelamente studia composizione e musica elettronica con Franco Donatoni e Alvise Vidolin presso la Civica Scuola di Musica di Milano. Segue inoltre i seminari di composizione di Gérard Grisey e studia tromba con Francesco Grigolo. Presso l'EHESS (Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales) di Parigi ottiene un DEA in "Musica e musicologia del XX secolo" sotto la guida di Hugues Dufourt. Sue composizioni sono state eseguite in prestigiose rassegne quali Ars Musica di Bruxelles, Biennale di Lisbona, Fondazione Pistoletto, "Opera totale" di Venezia, Akademie der Künste di Berlino. Collabora con l'Estate Fiesolana che produce lo spettacolo Stredi insieme alla coreografa e ballerina Marinella Salerno. Collabora con Walter Prati e prende parte allo spettacolo Vespa: suoni e immagini dal tempo nell'ambito del festival "La dolce vita" a Berlino. È stato docente presso il Centro "Tempo Reale" di Firenze, Centro Musica di Modena, Sezione Musica Contemporanea della Civica Scuola di Musica di Milano. Suoi saggi sono stati pubblicati da riviste specializzate quali Sonus, I quaderni della Civica Scuola di Musica di Milano, Musica/Realtà.

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26/27/28 gennaio 2006

tre serate di Teatro a Spazio Tadini per

VITE ESTREME DI DONNE COMUNI

di e con Erica Nagel

regia Antonio Rosti

L’anima, Sorella Sublime Serba il Segreto.

Una CASA, un luogo semplice e segreto, confortevole riparo ma anche prigione.

In questo interno, una DONNA COMUNE parla di sé, con leggerezza, riflette sulla propria condizione e sulle possibili casualità che l’hanno portata ad essere „quella“  e non „un’altra“. Racconta, immaginandosi „altra“, frammenti di vita di donne che si trovano ad essere protagoniste di VITE ESTREME, a compiere gesti fuori dalle regole, senza che tutto ciò sia necessariamente determinato da una precisa scelta.

Cinque forti monologhi, drammatici e divertenti, liberamente inspirati ad opere e testi contemporanei. La depressa che tenterà il suicidio. La frivola che prende la vita come viene, arrivista eccessiva ma, infine, sempre vittima di un mondo più cinico e spietato di lei. L’innamorata che uccide per troppo amore.  La seduttrice nella sua lucida, costante e beffarda opera di demolizione del sesso forte. La saponificatrice, con il suo sconvolgente humor nero, macabra protagonista di una vicenda oltre ogni limite.

Lo spettacolo dura 60 minuti, la colonna sonora è tutta al femminile e la produzione è della Compagnia Teatrale „Nuova Pasticceria“.

E‘ stato scelto lo Spazio Tadini per rappresentare in anteprima VITE ESTREME DI DONNE COMUNI perchè è sicuramente un luogo sorprendente, un palcoscenico naturale per struttura e dimensione che conserva e si nutre del fascino della vis artistica di Emilio Tadini e della quotidianità di una „casa vissuta“.

Erica Nagel: „ Mi affascinano da sempre le cose che stanno nelle cose. La vita gran tessitrice di destini è a conoscenza di segreti inaccessibili, tra i quali, forse, c’è che l’amore non porta la felicità e che la vita è spietata ma anche prodiga di attimi di riconciliazione

Interprete dei monologhi e attrice milanese è appassionata di drammaturgia contemporanea, prosegue, con questa piece, un cammino intrapreso negli ultimi anni che l’ha portata ad interpretare opere di E. Schmitt, Durang, Durenmatt, Ayckbourn, Camus, Sara Kane, etc.

Antonio Rosti è regista, autore ed attore. Ha lavorato con Dario Fo, Carlo Cecchi, Franco Parenti. Per diverse stagioni ha fatto parte del Teatro di Porta Romana di Milano. Ha recitato inoltre con lo Stabile di Genova, Veneto Teatro e Teatro Litta di Milano.

Insieme hanno collaborato, con gli stessi differenti ruoli, in due precedenti spettacoli:

„Sinceramente Bugiardi“ di A. Aychbourn, Compagnia Controscena, 2003.

„Alibi e Memoria“ di Eric Emmanuel Schmitt (titolo opera: Piccoli Crimini Coniugali). Teatro Greco di Milano, 2004.

VITE ESTREME DI DONNE COMUNI è il racconto di una vita consapevole e inconsapevole, come la vita di tutti noi. O no?

MOSTRE COLLETTIVE E PERSONALI

DI EMILIO TADINI

ELENCO

BRANI DA ROMANZI POESIE

SAGGI E RECENSIONI

DI EMILIO TADINI

LA PASSIONE SECONDO MATTEO

ECCETERA
LA LUNGA NOTTE
LA TEMPESTA

PROFETA AL TRUCCO

IL DESIDERIO DEL PITTORE

PAUL KLEE, 1960

JOAN MIRO'

MAX ERNST

GUERNICA, 1965

SCHIFANO

LA FALSA AVANGUARDIA

GIANFRANCO PARDI

VALERIO ADAMI

CARLO ORSI

MINO CERETTI

ARNALDO POMODORO

ALIK CAVALIERE

SEBASTIAN MATTA

LE FIGURE LE COSE  (PDF)

ANGELUS NOVUS

LINKS - EMILIO TADINI

Palazzo Reale di Milano

Exibart - Mostre in corso e recenti

WIKIPEDIA, enciclopedia on line

La Spampa

Università di Parma

Einaudi

Feltrinelli

Festivaletteratura, i libri

Premio letterario Campiello

Comune di Livorno

Il Giro d'Italia

Libreriadonna

 

SELEZIONE OPERE

DALL'ARCHIVIO TADINI

-clic per ingrandire-

 
Le figure sono ombre,
le ombre delle cose
portate dalla luce dello sguardo.
Dev'essere così
che si fanno i dipinti: guardando
di lato - come i ciechi,
che guardano sempre altrove,
senza fretta, convinti
e sorridono al niente.
Effetto-notte, sorda
conoscenza....  (E. Tadini)

 

INCONTRO ASCOLTO DEDICATO A LUCA FRANCESCONI

giovedì 12 gennaio 2006 ore 11:30

LUCA FRANCESCONI: compositore milanese, classe 1956, ha scritto finora più di cinquanta
lavori per gli organici più diversi, dal solista alla grande orchestra, molti dei quali commissionati
dalle maggiori istituzioni musicali e radiofoniche, che programmano regolarmente la sua musica.
Svolge anche attività di direttore d'orchestra ed è docente e capo del dipartimento di
composizione alla Musikhögskolan di Malmö in Svezia.
La casa discografica Stradivarius pubblica ora un cd che raccoglie due composizioni per
orchestra: Cobalt Scarlet e Rest, nell'interpretazione dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della
Rai, diretta da Roberto Abbado, con la partecipazione del violoncellista Anssi Karttunen.
Cobalt Scarlet (1999), "Two Colours of Dawn", per grande orchestra, è basato su un'idea molto
semplice: la luce di un'alba nordica vista attraverso la finestra di un hotel a Oslo. Come ricorda il
compositore, "i colori vaghissimi, ancora avvolti dalle ombre della notte, si andavano
trasformando in una luce di velluto, blu cobalto. Un processo stupefacente e lentissimo. Tutto
sembrava fermo, là fuori, e invece cambiava incessantemente. D'improvviso mi resi conto che
era apparso qualcosa di nuovo; un raggio più forte, una foschia scarlatta. Era il sole".
Completamente differente l'ispirazione di Rest (2004) per violoncello e orchestra. Scritto per
Anssi Karttunen, su commissione dell'Orchestra Rai, è incentrato sulla figura di Luciano Berio.
"Questo mio pezzo è sicuramente permeato dal ricordo, vorrei dire dalla presenza di Luciano
Berio", racconta il compositore. "Non ci sono citazioni di nessun tipo. Ci sono momenti che
appaiono come luoghi dell'affetto, della memoria, luoghi che ho amato e metabolizzato perché
già li avevo dentro e lì, in tanti dei suoi pezzi, li ho riconosciuti. La materia musicale di Rest è
basata sull'acrostico del suo nome, e anche sui ritmi che ne derivano".
Questa nuova uscita discografica è stata preceduta all'inizio del 2005 dalla pubblicazione,
sempre con l'etichetta Stradivarius, di due lavori corali di Francesconi: Let Me Bleed e Terre del
rimorso.
Interpretato dal Coro della Radio svedese, diretto da Andreas Hanson, Let Me Bleed, per coro
misto, reca il sottotitolo Quasi un requiem per Carlo Giuliani (2001) ed è dedicata al
dimostrante ucciso dai carabinieri a Genova nel luglio 2001. Terre del rimorso (2000-01), per
soli, coro e orchestra, si basa su testi liberamente tradotti e adattati da Francesconi, sul tema
della fragilità. L'esecuzione è della Radio-Sinfonieorchester Stuttgart, diretta da Peter Eötvös,
con il SWR Vokalensemble Stuttgart, il soprano Françoise Kubler e Luciano Roman (voce
recitante).
ROBERTO ABBADO: preciso, comunicativo, penetrante e dotato di un'autentica istintività lirica,
riscuote da anni una notevole attenzione internazionale ottenuta dirigendo le maggiori orchestre
di tutto il mondo, a cominciare da quelle degli Stati Uniti, dove gode di una particolare fama.
È il più giovane protagonista di una dinastia musicale arrivata con lui alla terza generazione,
richiesto in tutto il mondo sia per il repertorio sinfonico, sia per quello operistico.
GIOVANNA RIVA: laureata al D.A.M.S. di Bologna e diplomata in composizione è ora critico
musicale presso la Radiotelevisione Svizzera in lingua italiana, ove è curatrice della trasmissione
di musica contemporanea: "Prima fila. Campi sonori".

Emilio Tadini è stato ed è uno dei più lucidi e incisivi interpreti di questa realtà e dei suoi miti, delle sue proiezioni narrative, utilizzando, come mezzo espressivo, un'originale interazione di pittura e scrittura, dove un'accurata e acuta analisi semiotico-linguistica si è sempre accompagnata all'adozione di contenuti "narrativi" di varia natura, letteraria, artistica, socio-politica : dalla vita di Voltaire a Céline, da Renoir a Duchamp, ai "profughi" di tante guerre...

Silvia Pegoraro
EMILIO TADINI, O DEL "DISORDINE DELLE FAVOLE"

da Emilio Tadini.
Opere 1959/2001

 

 

   
spazio tadini, via jommelli 24 - 20131 milano (italy) - tel. +39 02.26.19.684