SPAZIO
TADINI, Via Jommelli 24 - 20131 Milano - Tel. 02.26 82 97 49 - federicapaola@spaziotadini;
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ms@spaziotadini;
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Spazio Tadini
è luogo d’arte e laboratorio e luogo di eventi culturali e artistici che offre
la possibilità, anche a giovani artisti, di proporre, esporre e concretizzare
le proprie idee e crescere professionalmente. Un luogo nuovo nel panorama
milanese dove sono passati artisti di livello internazionale, dove sono stati
presentati decine e decine di scrittori; ha ospitato spettacoli di teatro e di
danza, dibattiti e approfondimenti; ha favorito e scoperto promettenti artisti
contemporanei tanto nell’arte quanto nei linguaggi del teatro, della danza e della
musica. Proponici un tuo spettacolo, performance, progetto e potresti essere la
prossima ospitalità o il prossimo evento di Spazio Tadini.
Riferimento:
Federicapaola Capecchi federicapaola@spaziotadini.it
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Archivio Spettacoli Danza 2010 2011 |
Archivio Spettacoli Teatro 2010 2011 |
Archivio Spettacoli Musica 2010 2011 |
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SPETTACOLI GIUGNO - LUGLIO 2011
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MERCOLEDI' 29 GIUGNO
ore 21
TEATRODANZA CLASSICO INDIANO
Lo
spettacolo HARIHARA di e con Lucrezia Maniscotti.

Il
teatro-danza classico indiano che oggi si può vedere sui
palcoscenici di tutto il mondo, è una disciplina molto antica che
una volta faceva parte dei rituali del tempio e per questo era
considerata di buon auspicio. Il Bharata Natyam è apprezzato
come una degli stili classici più completi poiché comprende anche
un lavoro teatrale unico: infatti, accanto ai movimenti di danza
astratta sostenuti dai ritmi delle cavigliere, si alternano momenti
di danza espressiva che utilizza il linguaggio del corpo nella sua
totalità (testa, occhi, piedi), l’alfabeto gestuale delle mani
(mudra) e una mimica facciale codificata secondo i sentimenti
da produrre e i personaggi interpretati per narrare le storie
mitologiche, racconti epici e poetici della cultura indiana.
“Harihara”
è la combinazione di due epiteti per gli dèi principali
dell’induismo: Vishnu e Shiva, al contempo potenti e protettivi.
L’unione di queste divinità permette, attraverso l’attività di
conservazione dell’uno, Vishnu, e quella di distruzione dell’altro,
Shiva, il perpetuarsi della ciclo naturale di vita e morte. Durante
la serata vengono rappresentati i miti che descrivono le qualità
peculiari sia di Hari in alcune delle sue incarnazioni (Krishna e
Rama), che di Hara come eterno asceta, signore dello yoga, ma anche
energico danzatore cosmico (Nataraja). Il punto di vista è quello
del piccolo essere umano che si meraviglia davanti allo splendore
delle manifestazioni divine, ma che si riconosce come parte del cosmo
e come creatura nata dalla stessa magnificenza divina e per questo
vorrebbe fondersi, unirsi come la dolce Radha al suo Krishna, per
l’eternità.

LUCREZIA
MANISCOTTI
Laureata
in Lettere Moderne (Indologia/Storia del Teatro), attrice,
insegnante, danzatrice. Si occupa di teatro dal 1993 e lavora
dal 2000 come attrice e insegnante. Dal 2001 si dedica
all’apprendimento delle arti classiche performative dell’India in
particolare alla danza stile Bharata Natyam. Studia
con Monica Gallarate, e frequenta stage con Maresa Moglia,
P.T.Narendran, Meena Raman, Leela Samson; Mary K. John e Gopika Varma
(per lo stile Mohini Attam). In India studia canto carnatico e
nattuvanar con Seetharama Sharma e abhinaya con Indira
Kadambi secondo lo stile della leggendaria maestra Kalanidhi
Narayanan. Dopo diversi viaggi/studio in India, vive a Chennai
per un anno (grazie ad una Borsa di studio) diplomandosi presso la
scuola Bharata Choodamani diretta dal suo guru: Padmashri
Adyar K. Lakshman. Debutta come performer al tempio Kapalishwara
di Chennai e presenta un solo con orchestra dal vivo durante
il festival di Madras nel gennaio 2010. Fonda nel 2009 Sagome
Teatro, un’associazione nella quale Lucrezia si dedica alla
promozione delle arti performative classiche indiane, insegnando e
ospitando maestri indiani di fama mondiale. È danzatrice del
gruppo Milon, canti e danze del Bengala e del Denis Stern
Project, band di world music, di cui è anche coreografa.
Nel 2010 vince la borsa di studio da Milapfest a sostegno dei
giovani talenti nelle discipline classiche indiane. Si esibisce in
teatri, associazioni in tutta Italia e in India e presenta
conferenze in centri culturali e presso l’Università degli Studi
di Milano.
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MERCOLEDI' 22 GIUGNO
ore 21
TEATRO Spettacolo L'AFRICA
RACCONTA di e con Modou Gueye.

Un narratore e un percussionista, un momento di intimità tra
spettatori e artisti che rimane impresso per lungo tempo che racconta,
tra fiabe, racconti fantastici e storie vere, anche delle difficoltà di
superamento delle frontiere, culturali, politiche e sociali.
Festa, ragazzi! Ecco un momento di incontro “all’africana”, prima il
tamburo, poi il narratore, il tradizionale “griot”, accompagnano in
questa esplosione di storie, danze, ritmi… I racconti africani si
intersecano nel gioco di parole, azioni e suoni tra artisti e pubblico
come nel cerchio sulla piazza del villaggio o nelle stalle durante le
veglie invernali. Le storie raccontano i sentimenti di tutti noi con i
linguaggi di alcuni di noi.
Ma… il percussionista e il narratore sembrano non smettere mai di
scherzare! Per fortuna che le storie si capiscono bene: galline magiche,
lepri astute, lo sciocco del villaggio che forse non è così sciocco,
come un uomo bianco impara a vivere con i popoli della foresta e tanti
altri racconti alcuni magici, altri tratti dalla vita quotidiana in
Senegal…
Un momento di intimità tra pubblico e artisti che rimane impresso per lungo tempo.
con: Modou Gueye
regìa e oggetti di scena: Modou Gueye
fascia di età: dai 6 ai 90 anni.
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VENERDI' 10 GIUGNO ore 21 TEATRO
Per la prima volta a Milano, a Spazio Tadini, lo spettacolo PIGS di Maurizio Argàn.
Teatro della centena Rimini in collaborazione con resextensa Bari
col
contributo di Provincia di Rimini / Assessorato alla
Cultura Regione Emilia – Romagna /Assessorato alla Cultura
col
sostegno di Comune di Novafeltria /Assessorato alla Cultura, Comune
di Rimini/ Istituzione Musica,Teatro,Eventi, Resextensa Residenze
presenta
PIGS seconda operazione : la salatura
per partecipare al Blog dello Spettacolo clicca
di e con maurizio argàn
collaborazione
al progetto amos lazzarini, alessandro carli, nicola
eboli
video antonio scardino
costumi simonetta
galassi
ufficio stampa e foto di scena alessandro
carli

Lo
spettacolo
PIGS
fa parte del progetto ‘Miti di ieri, miti di oggi, miti di domani,
del Teatro della Centena, che cercherà di sviluppare e dare delle proprie risposte a
‘fenomeni’ che sono diventati ‘abitudinari’ nella società
contemporanea, e addirittura di malattia, cosa che in fondo ha
sempre fatto anche negli spettacoli del precedente progetto PASSIONE dato che come teatro della
centena, e come artisti, e come persone, siamo sempre stati
sensibili a queste tematiche.
Con
il primo spettacolo del progetto anime rubate, in cui si indagava il
tema della fragilità prendendo spunto due miti modernissimi quali la
Callas e la Monroe, in PIGS affronteremo il tema della depressione. Teatro
della Centena, nelle produzioni affronta da sempre
temi sociali o politici, perché crede che il teatro non sia una
cosa come una qualsiasi altra, non è un hobby ma ‘verbo’
sociale.
Con
PIGS tentiamo di affrontare il
tema della depressione, troppo spesso scambiata e curata come
malattia mentale.
[...]
Note
del regista e autore: Maurizio Argàn
"Ho
volutamente affrontato il Tema della depressione proprio come segno
di liberazione, mia innanzitutto, anche se liberazione non è, e
perché, per un certo periodo della mia vita la depressione mi ha
tenuto a braccetto, è stata la mia compagna fedele e crudele, non
lasciandomi neppure per un attimo regalandomi un dolore che ancor
oggi non è scomparso del tutto. .
Il
testo di PIGS é frutto di un lavoro di costruzione sulla mia storia
personale con l’aiuto del testo "parole in tuffo" scritto da
Giovanni Spiga, che ho conosciuto personalmente nel 1992: ricoverato
per oltre 25 anni nell’ospedale psichiatrico di Trieste. Nel testo
di Giovanni ho ritrovato tutti gli stati d’animo che avevo vissuto
nel periodo più buio della mia ‘malattia’ che fortunatamente non
ha portato le negatività che erano state di Giovanni.
Nel
suo scritto ho trovato, densità, disperazione, pietà per sé stessi
.. le parole del testo, come le mie e come quelle dello spettacolo,
sono parole buttate di getto, colate in un pozzo oscuro e limpido
insieme. Parole frasi profonde, inquietanti, che i referti medici di
Giovanni, con la loro tranquilla superficialità da schiacciasassi,
rendono ancor più intense….
Dunque
PIGS perché?
Per
denunciare il mondo che ruota attorno al ‘depresso’ in quei
momenti: ‘il fenomeno depressione’.
Per
denunciare chi ‘sfrutta ‘ il depresso in ogni ordine, in ogni
cosa. Personalmente
avevo l’amore di una sana famiglia attorno e in fondo è stato più
semplice uscirne o perlomeno combatterla, ma, come è successo a
Giovanni, c’è
lo sfruttamento ai fini economici della famiglia, anche nelle
famiglie di modeste condizioni, ma soprattutto, sottolineo soprattutto, nel mondo della medicina, perché per la
sanità il ‘ depresso’ ha la stessa qualità di un maiale nel
mondo alimentare: è tutto da mangiare non si butta via niente
come si dice. Si
Pigs è anche un atto di accusa al mondo della sanità,
all’industria farmaceutica, che sfrutta questo tipo di patologia. PIGS
è chiaramente solo un semplice spettacolo teatrale, ma è un grido
alla vita, un mio grido alla vita, e vorrei, magari fosse anche
solo per una persona, solo per un attimo, qualcuno all’uscita
gridasse viva la vita con me, ribellandosi al sistema di cui sopra.
Questo
spettacolo è dedicato a coloro che amano la vita nonostante tutto." Maurizio Argàn
Recesione:
Teatro, Cesena. 'PIGS' ovvero 'quella prostituta che ti ruba l'anima'
- mercoledi 18 maggio 2011 di Rita Rocchetti
CESENA
- Una magistrale prova d’attore quella di Maurizio Argan, autore e
regista di Pigs, in scena sabato scorso a San Martino in Fiume,
all’interno della rassegna “Play in a box”. Non un copione da
recitare il suo, ma un’esperienza dalle tinte forti raccontata
anima e corpo, per arrivare, dritta come una sciabolata, al cuore
dello spettatore. Pigs è un monologo sul tema scabroso della
depressione, quel pozzo buio da cui si vorrebbe stare alla larga,
quell’abisso incontrollabile che solo a parlarne ti toglie il
respiro e si vorrebbe scappare, fuggire lontano. Il depresso è la
persona che se la conosci la eviti, perché ti contamina, ti mette a
disagio, ti porta davanti ai tuoi fantasmi, è lo specchio deformante
che non vuoi vedere. Invece sabato sera l’abbiamo visto tutti, ma
non siamo scappati, anzi saremmo rimasti ancora un po’ a farci
contaminare dall’intensità delle parole, dalla musicalità di
quella voce rauca e a volte sibilata, dall’imponenza di quel corpo
nudo quasi e perciò esposto, indifeso. Provateci voi a presentarvi
in pubblico indossando solo un paio di vecchie mutande color carne,
stivali di gomma a fiori e una bislacca parrucca rosa shocking. Se
poi la silhouette non è precisamente palestrata, quasi inevitabile
cadere nel ridicolo. Argan, con tutta la sua corporalità debordante,
suscita invece rispetto e inquietudine. Perché ti trasporta nel suo
mondo, nella sua solitudine, vissuta con quell’insopportabile peso
sulle spalle che avvolge anche te, ma non ti schiaccia perché la
sapienza d’attore trasfigura poeticamente un testo duro,
lancinante, ma che è anche un grido alla vita, un atto di ribellione
e allo stesso tempo un forte j’accuse contro lo sfruttamento della
depressione, puntando il dito, in primis contro il mondo della
medicina e dell’industria farmaceutica, per i quali il malato è
come il maiale: “non si butta via niente”. E allora due maialini
di plastica sono gli unici ad accompagnare Argan nel suo lirico
viaggio dentro “il porto degli uomini perduti”, dentro un tempo
fatto di malessere, disgusto, medicine e ricordi di quando lei non
c’era, “la puttana maledetta che ti ruba l’anima… niente è
andato come doveva”.
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VENERDI' 20 MAGGIO ore 21:30
TANG'EVOLUTION Serata dedicata alla scoperta del Tango e della sua storia
con LOREDANA SARTORI E ROBERTO ANGELICA
introdotti da Sergio Loconsole, Clemente e Clelia Fumanelli

“Il tango è
mistero e complessità, armonia e conflitto. Allegria e tristezza,
comunicazione e solitudine, inquietudine e ricerca. Elitario o
popolare, a seconda del livello di lettura di ciascuno. Antico,
non tanto cronologicamente ma perché in esso vi è qualcosa di
ancestrale, cioè contiene attitudini e atti o, per dirla con Borges,
nostalgia di vite non vissute, che pure ci appartengono e
costituiscono il legame tra memoria personale, storica e collettiva.
Danza moderna per il suo rendere il corpo pensante e dialogante
e perché più di ogni altra rappresenta l'uomo contemporaneo.”
Nato più di un secolo
fa a Buenos Aires dall'incontro di varie etnie e diverse culture
provenienti da tutto il mondo, deve a queste origini meticcie il suo
DNA universale. Nella sua crescita, come un soggetto vivo,
influenzerà e verrà influenzato da tutto ciò che incontrerà sul
suo cammino.
"Il tango è
per sua natura una forma creativa in costante evoluzione e tale è
stato fin dalle origini. La nostra personale ricerca è tesa
all'esplorazione di un tango che si nutre di sperimentazione e
contaminazione nel rispetto delle forme più tradizionali." Loredana Sartori e Roberto Angelica
In questa serata per Spazio Tadini i danzatori e maestri Loredana
Sartori e Roberto Angelica propongono una performance intessuta di
Tango ma anche di racconti, poesia e storia. Il tango visto come
evoluzione di un percorso storico, filosofico, emozionale. Analizzato
nei suoi lati più intimi, percorreremo la sua evoluzione attraverso
la cultura argentina, testi musiche, movimento, fino ad arrivare al
suo lato più puro e pratico, l’ esibizione in milonga.
La serata sarà
un’immersione di anima e corpo nell’affascinante mondo del tango
Argentino, dalle atmosfere della milonga al rapporto che è
necessario instaurare con il patner. Come intermezzo verrà offerto al
pubblico il Mate, tipica bevanda argentina, infusione preparata con le
foglie di erba Mate, tradizionalmente bevuta in compagnia.
Roberto
Angelica Ballerino,
coreografo di Tango Argentino nato a Buenos Aires. Inizia lo studio
del tango molto giovane con il maestro Luis Grondona di formazione
classica per poi proseguire con i maggiori insegnanti/ballerini
contemporanei direttamente nella culla del tango argentino. Queste
esperienze gli hanno permesso di dare forma ad un proprio stile che
si basa principalmente sull'uso dell'improvvisazione. La sua
personale ricerca è tesa all'esplorazione di un tango che si nutre
di sperimentazione e contaminazione nel rispetto delle forme più
tradizionali attraverso lo studio di nuove dinamiche che prediligono
l'elasticità nell'abbraccio, la fluidità e soprattutto l'organicità
del movimento. Si esibisce come solista in numerosi teatri italiani,
manifestazioni musicali e concerti, principalmente con il duo
"Tangos". Prende parte alla trasmissione X-FACTOR su RAI 2
interpretando "Libertango" cantato dal gruppo "Sei
Ottavi". Da dieci anni svolge la sua attività d'insegnante in
molte scuole milanesi e nelle principali città italiane.
Loredana
Sartori Nasce
a Milano e all'età di sei anni comincia a studiare danza classica,
modern-jazz e tip tap. Studia tango in Italia e a Buenos Aires con
le coppie più ricercate e significative del panorama internazionale
di tango come Moira Castellano y Gaston Torelli, Chicho Frumboli y
Eugenia Parrilla, Pablo y Dana, Matias Facio y Claudia Rogowsky,
Damian Rosenthal y Celine Ruiz, Pablo Inza, Sebastian Arce y
Mariana. E' l'organizzatrice e produttrice del Festival "De
Nuevo Tango" tenutosi a Trani (Ba) nell'estate 2008. Balla
insieme a Roberto Angelica con cui si esibisce in numerosi teatri
italiani e nel programma televisivo "X Factor" su Rai 2. Il
suo modo di esprimere il tango attinge molto dalla danza
contemporanea che offre gli strumenti necessari ed utili ad indagare
sull'ascolto del proprio corpo in relazione allo spazio circostante,
requisito essenziale per avere una comunicazione armonica ed efficace
col proprio partner nel rispetto dei ruoli; la "RI"acquisizione
dell'organicità del movimento e le dinamiche che favoriscano
l'impiego del minimo sforzo per la massima resa.
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SABATO 14 MAGGIO ore 21:00
FRAGILE. UNE QUESTION DE CONFIANCE Compagnia OpificioTrame, Milano

Replica
in occasione del finissage della mostra “Geografia del pensiero”
di Giovanna Pesenti e della mostra “Scampia. Ieri, oggi …
domani?” di Andrea Brera
Spazio
Tadini, visto il gradimento dell'anteprima presentata nella Giornata
Mondiale della Danza 2011, in occasione del finissage della mostra
“Geografia del Pensiero” di Giovanna Pesenti, propone una replica
della performance
“Fragile. Question de confiance” della compagnia OpificioTrame.
Un altro appuntamento con la coreografia e l'arte a Spazio Tadini,
concepito come luogo culturale per stimolare il dialogo tra gli
artisti e le arti.
"Fragile.
Question de confiance", dove i danzatori sono esposti e appesi
come quadri alle pareti, è assolutamente in fieri e il titolo
provvisorio. Allo stato attuale non è uno spettacolo ma un vero e
proprio work in progress. Ne viene mostrato un estratto, della
sezione “per voce sola”. Ritratti veri e metaforici di storie e
persone, pieni di desiderio. E
il desiderio si dispiega lentamente in un campo battuto dal vento in
un tardo autunno. Un
tentativo di parlare serenamente e gioiosamente anche della
fragilità. Corpi, all’interno e all’esterno di sé, disposti a
comunicare, a interagire con il momento in cui sono e con le persone
presenti. Danzatori liberi di essere guidati dal corpo, dal movimento
stesso o dalle suggestioni fornite direttamente a loro dagli
spettatori. Disposti a svuotare tutta la vita per qualche secondo per
riorganizzarla anche grazie alle persone presenti.
“Passerà.
È facile. Probabilmente basterà anche una piccola scossa a ridarmi
entusiasmo. Parto a mani vuote, sono esposto, non mi difendo né
mi maschero Non capisco dove sbagliamo noi, e dove è così perché
è così. Tutto qui. Sarà il clima autunnale e la pioggia
malinconica di questa mattina.
Ma
sono un po’ giù. I baci che ieri sera non ti ho dato, con
amore”
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VENERDI' 29 APRILE ore 21:00
GIORNATA MONDIALE DELLA DANZA
FRAGILE. UNE QUESTION DE CONFIANCE Compagnia OpificioTrame, Milano
Secondo le indicazioni
del CID UNESCO, The International Dance Council, ANCHE QUEST’ANNO OPIFICIOTRANE
E Spazio Tadini PARTECIPANO
ALL’EVENTO.
OpificioTrame
e Spazio Tadini venerdì 29 aprile
2011, per un altro appuntamento con la coreografia e l'arte a Spazio Tadini,
concepito come luogo culturale per stimolare il dialogo tra gli artisti e le
arti, propongono due laboratori di teatrodanza mattutini e la performance
"Fragile. Une question de
confiance" alle ore
21.
"Fragile. Une
question de confiance",
dove i danzatori sono esposti e appesi, come quadri alle pareti, è
assolutamente in fieri e il titolo provvisorio. Allo stato attuale non è uno
spettacolo ma un vero e proprio work in progress. Ne viene mostrato un estratto,
della sezione “per voce sola”. Ritratti veri e metaforici di storie e
persone, pieni di desiderio. E il desiderio si dispiega lentamente in un campo
battuto dal vento in un tardo autunno. Un tentativo di
parlare serenamente e gioiosamente anche della fragilità. Corpi, all’interno e
all’esterno di sé, disposti a comunicare, a interagire con il momento in cui
sono e con le persone presenti. Danzatori liberi di essere guidati dal corpo,
dal movimento stesso o dalle suggestioni fornite direttamente a loro dagli
spettatori. Disposti a svuotare tutta la vita per qualche secondo per
riorganizzarla anche grazie alle persone presenti. “Passerà. È facile. Probabilmente
basterà anche una piccola scossa a ridarmi
entusiasmo. Parto
a mani vuote, sono esposto, non mi difendo né mi maschero Non
capisco dove sbagliamo noi, e dove è così perché è così. Tutto
qui. Sarà
il clima autunnale e la pioggia malinconica di questa mattina. Ma sono un po’
giù.
I
baci che ieri sera non ti ho dato, con amore”
Per la Giornta
Mondiale della Danza dello scorso anno OpificioTrame e Spazio Tadini hanno
ospitato il film maker Lutz Gregor
e presentato lo spettacolo AB [Against Bodies], un’indagine dura che
proseguiva la ricerca sul corpo, tra bellezza, inappagato e incontro, iniziata
da Federicapaola Capecchi e Lutz Gregor alla Biennale Internazionale di Danza
Contemporanea di Venezia (Choreographic Collision 2008) con “Raft of Medusa” e
su come tutto, oggi, sembra contro il corpo ed il suo valore.
Clicca
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SPETTACOLI PRECEDENTI
VENERDI' 25 FEBBRAIO ore 21
MUSICA l Beatles
chitarra e voce di Gianfranco Preverino
ingresso con contributo prenotazione consigliata posti limitati
federicapaola@spaziotadini.it
Con
Gianfranco Preverino
L’idea
di questo spettacolo prende spunto dai ricordi e dall’esperienza di serate
passate tra amici intorno ad una chitarra, magari su una spiaggia, o in una
pineta di montagna, oppure vicino ad un caminetto. L’idea è ricreare questa
atmosfera in modo professionale con un repertorio a tema: i Beatles. L’esibizione
si sviluppa nell’arco di circa 90 minuti, durante i quali vengono
riproposti delle rielaborazioni, riarrangiate di alcuni brani. Nessun
brano viene suonato per intero, ma quello
che viene fatto è un sapiente collage tra le composizioni del gruppo,
dove
tutto si fonde e si trasforma, con brani che si intersecano tra loro,
introduzioni di canzoni che diventano introduzioni per altre, frammenti
di
brani che fungono da ponte di collegamento tra altre due
composizioni…il tutto
a creare dei crescendo entusiasmanti. A volte un brano viene sviluppato
in modo
più ampio, a volte solamente evocato ma, nell’arco dell’esecuzione.
Ogni brano è
riarrangiato in modo da rendere al massimo come impatto sonoro,
nonostante sia
presente solo una chitarra acustica, con la quale, secondo il momento,
vengono
eseguite anche parti di basso o batteria. Uno speciale dispositivo,
collegato
al microfono e alla chitarra, permette di moltiplicare la voce, nel
momento
opportuno voluto dall’esecutore. Si tratta di uno spettacolo che non
vuol essere un modo
per imitare i Beatles, ma un omaggio alla loro musica con un tocco
personale:
una rivisitazione originale e appassionante per chi ascolta. Il 25 febbraio è anche l’anniversario della
nascita di George Harrison: la serata è anche un modo per rendergli omaggio.
Gianfranco
Preverino è originario della provincia di Torino ma vive a Varese. È diplomato
in musica corale ed ha suonato in alcuni dei più bei locali d’Europa. Oggi la
sua attività principale è quella del prestigiatore ed esperto di gioco
d’azzardo: su questo argomento ha anche pubblicato due libri, il secondo dei
quali (“Il baro al poker”) è andato esaurito nelle librerie in soli due mesi. La
musica, quindi, dopo essere stata il suo mestiere è tornata ad essere un hobby.
Tuttavia, nell’autunno del 2006 in qualità di direttore di coro, ha avuto
l’onore di dirigere al teatro La Fenice di Venezia.
SABATO 19 FEBBRAIO dalle ore 10:30 alle ore 22:30
TEATRO TERAPIA
Giornata dedicata al teatro terapia
con FIT Federazione Internazionale di Teatro Terapia, Associazione
Politeama, Opus Personae,
Juri Roverato, Francesca Magro, Giordano Morganti, Cesi Barazzi, Walter Orioli.
La giornata si chiude con la
performance "DEAMBULA" di Juri Roverato ispirata all'opera di Francesca
Magro Deambula e facente parte di Coreografia D'Arte 2010 II° edizione
MERCOLEDI'
16 FEBBRAIO ore 20:30
MUSICA
Il boomerang di Dante di Luca Maciacchini con Luca Maciacchini, Maria
Antonazzo -cantante -, Gabriela Carbonagni Hess - calligrafa - E con la
Compagnia della Mosca: Carla Brambilla, Matteo De Micheli, Chiara Luongo,
Sandro Nava, Gian Carlo Sessa

Il boomerang di Dante è il nuovo spettacolo
di teatro-canzone di Luca Maciacchini, accompagnato dall'omonimo CD già
nei negozi, etichetta DEVEGA. Il
"boomerang" scritto e interpretato dal cantattore varesino è
un viaggio in canzone nell'animo non già del singolo, ma della "gente"
intesa come folla, massa indistinta e spesso involontariamente ostile per la
propria convenzionalità e ottusità. È un simbolo, quello del boomerang,
oggi molto attuale a causa del parossismo assunto da molte forme di protesta,
ormai spesso automatiche e quasi "dovute" per ogni minimo oggetto del
contendere. Forme di protesta a volte ingiustificate che sortiscono, appunto,
un effetto boomerang che si ritorce contro gli stessi dissenzienti oltre
che intralciare o danneggiare la collettività. E il viaggio paradossale e
ironico compiuto da Maciacchini nei variegati scenari e personaggi - nobili o
cinici, umani o grotteschi - di questo spettacolo, è in realtà lo stesso del
suo percorso artistico, il puro teatro-canzone nello stile del mentore Giorgio
Gaber. Percorso difficile e nobile, reso ancora più aspro - ma anche più
ricco di spunti - dall'essere decisamente fuori moda negli anni del reality.
Luca Maciacchini, diplomato alla Scuola
d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano e in chitarra classica al Conservatorio
Cantelli di Novara, ha lavorato in teatro con numerosi registi tra cui Vacis,
Znaniecki, Allegri, Solari, Brivio, Manfrè e ha tenuto concerti come
chitarrista classico in Italia e in Svizzera. Nel 1999 ha
pubblicato per Tre Lune Editore il libro “Anima salva - Le canzoni di Fabrizio
De Andrè”. Nel 2005 è uscito il suo primo cd “Milan l’e’ on gran Milan”,
seguito nel 2008 da “Semaforo rosso”; entrambi su etichetta Ecosound, ed
entrambi tratti dagli omonimi spettacoli. Tra i suoi altri spettacoli, allestiti
con la compagnia “Teatro in- folio” di Michela Marelli: “Virgilio è ballabile”
(2003), “Omero jazz & blues” (2008). È apparso di recente su RaiDue
nella fiction “Terapia d’urgenza” e al cinema nei cortometraggi “Achrome 58” (2009) e “O sei maschio o sei femmina, chiaro?” (2008),
e attualmente collabora a teatro anche con la cantante Marie Antonazzo (“Les
annees folles“) e con l’attore Davide Colavini (“Capitan Brianza e il destino
di Donna Giovanna”).
VENERDI'
11 FEBBRAIO ore 21
TEATRO
C'è un quaderno di Luigi Alcide Fusani con Matteo Curatella
ingresso con contributo prenotazione consigliata posti limitati federicapaola@spaziotadini.it

Lo spettacolo è una narrazione liberamente ispirata alla prima parte della
"Trilogia della città di K." di Agota Kristof. Il narratore, seduto
su una sedia, racconta di aver trovato un quaderno con una storia che vale la
pena raccontare. La storia di due bambini, che si trovano a vivere dentro una
guerra e ne diventano vittime, se per vittime intendiamo anche coloro a cui la
guerra aiuta a tirar fuori il peggio di sé. Il racconto di una guerra per
dimostrare che tutte le guerre sono uguali e che noi tutti siamo contro la
guerra, se solo non dimenticassimo. Lo spettacolo è stato preparato e
presentato a Pècs, Ungheria, con notevole successo di critica e pubblico.
Matteo Curatella Attore, musicista, narratore, clown e formatore teatrale,
si forma seguendo corsi, seminari e grazie all’incontro con numerosi maestri.
Ha seguito un corso di perfezionamento teatrale presso il Teatro del Buratto di
Milano qualificandosi come Animatore Teatrale e Televisivo su Nero. Ha seguito
un corso di perfezionamento teatrale presso il Teatro del Buratto di Milano
qualificandosi come Animatore Teatrale e Televisivo su Nero. L'amore per la vita, l’arte, la
curiosità, la meraviglia e gli incontri sono il motore che lo spingono nella
sua ricerca artistica. Ama dedicarsi a diverse discipline teatrali come la
narrazione, il teatro di strada, il circo e il teatro di figura. Studia e suona
pianoforte, fisarmonica e percussioni e flauti. È socio fondatore e direttore
artistico della Casa dei Viaggiatori. Collabora stabilmente con compagnie teatrali
di Milano e della provincia specialmente nell’ambito del Teatro Ragazzi, con le
quali ha partecipato a Festival italiani e internazionali. Clown e Insegnante
della Scuola Nazionale di Teatro Circo di Milano e formatore teatrale e
musicale per l’associazione Punto al Centro di Lomazzo ( Co ).Dal 2006 è
direttore artistico della Maratona dei Racconti di Abbiategrasso evento giunto
alla quinta edizione.
GIOVEDI' 10
FEBBRAIO ore 20:45
TEATRO
Nell'ambito delle manifestazioni per la Mostra Personale di Silvia Battisti
"Archeologia del sé" e per il tema della memoria, del recupero della
memoria per non dimenticare -"Lettere dal fronte" -, sono state
invitate due performance a tema: storie e luoghi della memoria
ingresso con contributo prenotazione consigliata posti limitati federicapaola@spaziotadini.it
Hybris Compagnia Opus Personae rielaborazione in
forma di performance per tre quadri dello spettacolo scelto per essere
rappresentato in Austria e Germania nei campi di sterminio di Dachau, Harteim e
Mauthausen, nell'ambito delle manifestazioni per la liberazione da parte delle
truppe alleate; e presentato in anteprima al Festival Internazionale
dell'Amicizia e della Pace a Gorazde (Bosnia Herzegovina)

Hybris parte da vicino. Dalla distruzione della biblioteca di Sarajevo
dell'agosto 1992, come rappresentazione concreta della distruzione di un sapere
sopravvissuto alla storia. E fa un balzo indietro, alla tragedia greca, per poi
velocemente tornare ai giorni nostri, alla cronaca, passando attraverso le
taglienti provocazioni di Jonathan Swift, i racconti di Roa Bastos, la
conferenza ONU del 1995 in cui Cina e Usa discutono "veramente" sul
tempo di autodistruzione delle mine antiuomo. Hybris si interroga sul valore
del sacrificio. da Polissena a Cristo, a quella del bambino che sceglie di non
nascere per non partecipare a questo mondo di guerra. Si interroga sul valore
del gioco "alla guerra" usurpato dal mondo dei grandi, sul
"gioco" paradossale e tragico delle boites à jouxjoux. Ma Hybris è
uno spettacolo che parla di vitalità, di vita sempre contrapposta alla violenza;
di scatti estremi, di forze che spingono gli uomini a ricominciare a migrare, a
disegnare un altro quadro. Hybris è uno spettacolo a quadri. Si sfoglia come le
pagine di un libro che contiene parole di tanti libri...E dai libri, il sapere
continua nell'incontro dei corpi che si incrociano e rotalano via come pagine
da scorrere...Hybris usa e trasforma i linguaggi del corpo, della musica e
della parola cantata, urlata, suggerita e compresa.
Opus Personae esiste da più di vent'anni. Si occupa di Teatro e dei
linguaggi teatrali. Li insegna e li segue, nelle loro mutazioni, anno dopo
anno. Le macro attività proncipali sono la formazione e la produzione teatrale.
Ha il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura della Città di Sesto San
Giocvanni dall'89, con il quale svolge interventi mirati sul territorio,
ideazione e organizzazione eventi. Solo per citare due dei più significativi: stagione Off 2006, Rassegna Teatrale "Scena in movimento" presso il Teatro
Vittoria; 2000/2001 "Performat", culla di idee e
progetti teatrali di giovani gruppi emergenti lombardi, affiancato da un
concorso per la nuova drammaturgia contemporanea. Tra le ospitalità di rilievo
di questa edizione, Sisto Della Palma, Presidente del CRT, Teatro dell'Arte di
Milano. Nella Giuria, Rocco Abate, Eugenio Monti Colla della Compagnia
Marionettistica Carlo Colla & Figli, Giuliano Barbanti. Opus Personae è
nata con Cesi Barazzi, attrice e regista Milanese - Diploma Accademia dei
Filodrammatici e Diploma Civica Scuola D'Arte Drammatica "Piccolo Teatro
della Citta' di Milano" oggi Paolo Grassi - che ha proseguito poi la sua
formazione con alcuni dei più significativi esponenti del teatro di ricerca
come Odin Teatret di Eugenio Barba; Teatro Laboratorio di Jerzi Grotowsky; Yves
Le Breton; Bolek Polivka (CRT Milano); Roy Art Theatre; Sotigui Kouyate (lab
Peter Brook); Coco Leonardi; Sergio Missaglia (civica scuola di animazione
pedagogica di Milano). Il suo percorso è sempre stato scandito dall'esigenza
della ricerca e su questa strada due incontri sono stati importantissimi:
quello con la maschera, soprattutto quella neutra e con le marionette: il
lavoro di ricerca si è anche allargato a proposte di Lab teatrali per portatori
di handicap, anche piuttosto grave, adulti, utilizzando il rapporto con le
figure come mediazione non solo rispetto alla propria percezione ma anche come
mediazione di un rapporto con i cosidetti “normodotati”. Ha collaborato anche con
Radio SuperMilano con una rubrica sul fantastico e la fiaba, con Radio Soft Capo
Nord con una rubrica sullo spazio narrativo come spazio di relazione, con
AIATEL, ISAMEPS, Gruppo ABELE, AGITA con diversi articoli sul suo specifico per
alcune pubblicazioni.
A
breve sarà disponibile anche l'archivio delle varie sezioni, stiamo
rinnovando la grafica del sito. vi ringraziamo per la pazienza.
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