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"Un uomo attraversa uno spazio vuoto, un altro lo osserva, già
questo è teatro..."
The Empty Space, Peter Brook
"Io crederei solo ad un dio che sapesse danzare... Su, uccidiamo lo spirito di gravità! Ora sono leggero, ora volo, ora mi vedo sotto di me. "Nietzsche
"La musica è il solo passaggio che unisca l'astratto al concreto..." Antonin Artaud "La musica esprime ciò che non può essere detto e su cui è impossibile rimanere in silenzio..." Victor Hugo
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SPAZIO, CORPO E POTERE
presenta
A_mantide /monologo d’augurio al pasto#2Una crasi linguistica solo apparente, che in realtà svela – in scena e, di conseguenza, in platea – la duplice veste dell’amore: vittima e carnefice. “A_mantide (monologo d’augurio al pasto)” oscilla tra le infinite sfaccettature del concetto di coppia: energia, consapevolezza, unione, separazione, attesa e frattura.
“È tremenda la specie umana, terribilmente bella – racconta l’interprete e autore della pièce -. Sorprendente. Una specie che travolge se stessa e che rifonda di volta in volta il suo dio oscuro. Le vittime si misurano sempre con l’ombra della loro stessa luce. Uomini e donne, esercitati ferocemente dall’amore che uccidono per caso o necessità, per paura, per punirsi o per redimersi, per fretta, per capriccio o per rabbia. Ma chi è innocente? Colui che muore, certo. E il carnefice? L’omicida, ovvio!”.
“A-mantide (monologo d’augurio al pasto”) è uno spettacolo su quanto sia crudele il gioco nelle storie d’amore. Su chi lascia e su chi è lasciato. E a quanto sia potente il male che le persone si fanno quando le storie finiscono o vivono scontri epocali e dove tutti sono messi sotto giudizio. Una potenza viscerale che spesso diventa angoscia, sacrificio. Anche umano… perché “Sappiamo ciò che siamo. Quello che non sappiamo è cosa potremmo diventare”.
è un progetto Teatro della Centena, coproduzione ResExtensa in collaborazione con Gruppo Tre (Progetto teatri Abitati una rete del contemporaneo; Regione Puglia, Consorzio teatro Pubblico Pugliese; Comune di Rimini, Istituzione Musica Teatro Eventi).
A_mantide /monologo d’augurio al pasto#2
di e con Maurizio Argàn
con lui Amos Lazzarini
responsabile tecnico: Luca Tognacci
foto di scena e ufficio stampa: Alessandro Carli
post produzione foto e grafica: Francesca Garavini
costruzione e ricerca elementi scenici: Amos Lazzarini
registrazioni voci: Mauro Baratti
aiuto regia: Alessandro Carli e Amos Lazzarini
scene, costumi, regia: Maurizio Argàn
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SPAZIO, CORPO E POTERE
presenta
Girls Girls Girls #2:
GIRLS GIRLS GIRLS #2, all’interno di Spazio, corpo e potere, esce in forma di Studio aperto per la giornata di mercoledì 12 dicembre 2012, ore 20:45.
Domenica 15 dicembre, alle ore 18:30, invece prenderà anche la forma di una performance di cui non sveliamo nessun dettaglio perché vi invitiamo a viverla in diretta.
A gennaio 2013 debutterà, invece, in forma di spettacolo. A breve comunicheremo le date.
GIRLS GIRLS GIRLS #2
Di Giulia Abbate
Consulenza artistica: Fabio Cherstich
mercoledì 12 dicembre 2012, ore 20:45 – € 8
domenica 16 dicembre 2012, ore 18:30 – € 5
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SPAZIO, CORPO E POTERE
presenta
Girls Girls Girls #2: laboratori, prova aperta, spettacolo
Girls Girls Girls è uno studio di Giulia Abbate, con la consulenza artistica di Fabio Cherstich e Valeria Talenti e ha debuttato a Maggio 2011 al PIM OFF di Milano. Oggi questo lavoro prosegue, per presentarsi nella sua nuova forma di Secondo Studio, a novembre 2012, a Spazio Tadini. Questa anteprima è preceduta da una serie di momenti formativi, a cura della compagnia Container, elaborati e gestiti appositamente per il progetto Spazio, corpo e potere. Il progetto Girls Girls Girls nasce dall’incontro con il documentario di Lorella Zanardo “Il corpo delle donne”. Girls riflette e analizza le immagini della televisione e cerca un cortocircuito nell’unidirezionalità dell’odierno immaginario. “Girls Girls Girls”, infatti, a dispetto del titolo, non rappresenta solo lo stereotipo di genere sulla mercificazione televisiva del corpo della donna. Esso mostra come, in una televisione completamente a servizio degli istinti più bassi, anche l’uomo non abbia più solo il ruolo di soggetto consumatore, ma anche quello di oggetto consumato, anche gli uomini diventano delle girls.
“Buono soltanto a consumare, il corpo, è nello stesso tempo il più lussuoso dei beni di consumo attualmente in circolazione, la merce-faro che serve a vendere tutte le altre, il sogno finalmente realizzato del più fantasioso dei commercianti: la merce autonoma che parla e cammina, la cosa finalmente vivente”. Elementi per un teoria della jeune-fille, Tiqqun, Bollati Boringhieri, 2003
I
Tappa:
Laboratorio
di drammaturgia 2
- 3 - 4 marzo 2012
tenuto da Giulia Abbate e Fabio Cherstich
Rivolto a lavoratori dello spettacolo e non, interessati a partecipare a un percorso intensivo di 3 giornate di lavoro sul tema dello stereotipo di genere.
Un bene di consumo desideri possederlo; vuoi sentirti libero di buttarlo; è facile ricomprarlo.
E se un bene di consumo fosse un essere vivente?
Se fosse consumato, offerto, scontato, messo in saldo, riciclato, messo fuori catalogo e reso?
Nelle tre giornate di incontro si lavorerà su questi temi. Ai partecipanti è chiesto di portare una raccolta di scritti, immagini, suggestioni a partire dagli argomenti dati e dalla visione del documentario.
Durante le giornate di lavoro si analizzeranno le diverse proposte cercando di trasformarle in materiali drammaturgici che verranno sperimentati nei successivi laboratori per attori e danzatori che si svolgernno sempre a spazio Tadini.
II
Tappa:
Laboratorio
per attori e danzatori - maggio (date da confermare)
2012
tenuto dagli attori della compagnia Container
III
Tappa:
Laboratorio
per attori e danzatori 15-16-17-18 maggio 2012
tenuto da Giulia Abbate ed Edy Quaggio
Prenotazione obbligatoria, posti limitati.
Per Candidarsi ai laboratori mandare C.v e foto a container.teatro@gmail.com indicare nell'oggetto della mail a quale laboratorio si intende partecipare.
ulteriori informazioni sul progetto "Girls Girls Girls" e sui curricula http://www.containerteatro.com
Informazioni e iscrizioni: +39 3476585870 ; container.teatro@gmail.com
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TERZO SPETTACOLO DEL PROGETTO SPAZIO, CORPO E POTERE
ELENA GUERRINI con BELLA TUTTA! I miei grassi giorni felici
edito da GARZANTI
LO SPETTACOLO
Autrice-attrice di narrazione e donna anticonvenzionale (nonché felicemente sovrappeso), Elena Guerrini mette in scena con una formula auto-ironica e spiazzante un tema che le sta molto a cuore: la dipendenza femminile dal mito della magrezza, e la conseguente ossessione delle diete. Così è nata la sua protagonista-alter ego Winnie Plitz, sulla falsariga della Winnie beckettiana di Giorni felici. Circondata da un mare di riviste femminili, accanto a sé ha una grande borsa dalla quale tira fuori una serie infinita di oggetti, tutti rigorosamente rosa: Barbie-feticcio, occhiali, spazzole, specchi, abat-jour, scarpe e bijoux. Oggetti che le danno identità ma che la condizionano. «È vero che il nero sfina, il rosa ingrassa e i tacchi slanciano?», ripete come in un mantra, stretta in un tutù fucsia. In un set che fa il verso alla tv trash, Elena Guerrini alterna la battuta all’invettiva, dalla «Rosalina che piace grassottina» di Fabio Concato ai secchi (e crudeli) dati statistici sul business della bellezza, dalla chirurgia plastica alle diete-capestro. E dalla risata si passa al coinvolgimento emotivo, toccando i tasti segreti di ogni donna. «Siamo descritte dai media come campionesse dell’incastro», dice Elena Guerrini. «Sempre di corsa dal lavoro alla palestra, su tacchi a spillo 12. Seguendo un modello unico di bellezza, siamo lanciate all’inseguimento della perfezione assoluta. Ma ci crediamo veramente?». Lei – divertendo il pubblico - instilla il dubbio, e lancia la parola d’ordine sovversiva: «Bella tutta!». Compresi i difetti, che ci rendono uniche, irripetibili.
Sullo spettacolo hanno scritto: Vogue Italia, Corriere della Sera, La Repubblica.
Elena Guerrini Autrice, attrice e regista teatrale, è nata a Manciano, in Maremma, 40 anni fa. Laureata al Dams di Bologna, ha iniziato la sua esperienza artistica nel 1994 con il Teatro della Valdoca. Ha fatto parte della compagnia di Pippo Delbono dal 1997 al 2008: da Barboni (Premio Ubu 1997) a Guerra, Esodo, Gente di plastica e Urlo. Nel cinema ha lavorato con Pupi Avati (Il testimone dello sposo), Giuseppe Bertolucci (Il dolce rumore della vita), Pappi Corsicato (nel cortometraggio I vesuviani) e con il messicano Alfonso Arau, dove è la cugina cattiva di Mariagrazia Cucinotta nel film:L’imbroglio nel lenzuolo. Da tre anni porta avanti un percorso autonomo tra teatro, scrittura e memoria (Letizia Bernazza, in Frontiere del teatro civile, le ha dedicato un capitolo). I suoi spettacoli, La cucina erotica, performance per uno spettatore alla volta, e Orti insorti – nostalgia ma non solo della civiltà contadina, quasi un manifesto ambientalista. Il testo è pubblicato da Stampalternativa e ha venduto tramite il passaparola dei lettori oltre diecimila copie.
GLI INCONTRI CON IL PUBBLICO DOPO LO SPETTACOLO:
Prenotazione obbligatoria, posti limitati. Prenotazioni a federicapaola@spaziotadini.it; ms@spaziotadini.it
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teatro
della centena/rimini in coproduzione con
Resextensa/bari
presenta: PIGS operazione finale: del
maiale non si butta via niente
di e con maurizio
argàn
partecipazione in voce mario pesoli
collaborazione
al progetto amos lazzarini, alessandro carli, nicola eboli,
teresio troll
documentazioni video antonio scardino; mauro
baratti
costumi simonetta galassi
ufficio stampa e
foto di scena alessandro carli
Con PIGS tentiamo di affrontare il tema della depressione troppo spesso scambiata e curata come malattia mentale. La depressione è una patologia dell'umore caratterizzata da un insieme di sintomi cognitivi, compartimentali, somatici ed affettivi che, nel loro insieme, sono in grado di mininuire in maniera da lieve a grave il tono dell'umore, compromettendo il 'funzionamento' di una persona, nonchè le sue abilità ad adattarsi alla vita sociale. La depressione non è quindi, come spesso ritenuto, un semplice abbassamento dell'umore, ma un insieme di sintomi più o meno complessi che alterano anche in maniera consistente il modo in cui una persona ragiona, pensa e raffigura se stessa, gli altri e il mondo esterno. La depressione è associata ad ideazioni di tipo suicida o autolesionista, e quasi sempre si accompagna a deficit dell'attenzione e della concentrazione, insonnia, disturbi alimentari, estrema ed immotivata prostrazione. La depressione è quello stato psicofisico in cui non hai voglia di esistere, è quello stato in cui tutto ti costa fatica anche il pù semplice dei gesti.
Pigs è un gradito e desiderato ritorno a Spazio Tadini, dove è stato, a giugno scorso, con la fase precedente dello spettacolo, Pigs, seconda operazione: la salatura, per la prima volta a Milano. Per ulteriori informazioni sullo spettacolo e su Maurizio Argàn: http://teatropigsargan.wordpress.com
Maurizio Argàn sarà ospite del ciclo di spettacoli di Spazio Tadini anche con un secondo spettacolo, A_MANTIDE, in anteprima nazionale, il 27 ottobre 2012.
Prenotazione obbligatoria, posti limitati. Prenotazioni a federicapaola@spaziotadini.it; ms@spaziotadini.it
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Prima protagonista della stagione spettacoli 2011/2012 è Elisabetta Salvatori che presenta Viola. È la storia della vita di Dino Campana, il "pazzo di Marradi", straordinario autore di pagine di poesia, morto nel 1932, a 46 anni, in manicomio, dopo esservi stato recluso per 14 anni. Il testo dello spettacolo è costruito su fonti e documentazioni originali. Le musiche, eseguite da Matteo Ceramelli (violino) sono originali, composte appositamente per lo spettacolo.
É l’infanzia del poeta, il rapporto difficile con la famiglia, il rifiuto, già nella primissima infanzia, che la madre ebbe di lui.
É il rapporto con il Mugello, terra amata e odiata dalla quale partiva per i suoi viaggi, e nella quale trovava rifugio.
É il rapporto con i compaesani, e i letterati dell’epoca.
É l’unica storia d’amore che ha vissuto, con una donna complicata come lui: Sibilla Aleramo.
Ed è soprattutto la sua poesia, il suo essere poeta per dare senso a una vita che fu un infinità di calvari.
Chi ama Campana lo trova raccontato con rispetto, chi non lo conosce entra in un mondo commovente, doloroso ma poetico.
Prenotazione obbligatoria, posti limitati. Prenotazioni a federicapaola@spaziotadini.it; ms@spaziotadini.it
Alla sua III° edizione (nel 2012) il festival è nato e ha debuttato nel 2009. Per saperne di più visita il Blog ...
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