Via Br. Garibaldi, 10 - 13019 Varallo (VC) Italy - 339.65.25.612 [email protected] C.so Umberto 1°, 28 - 13029 Campertogno (VC) Italy - 0163 77133 Altri siti web: www.marcobellavita.com http://www.marcobellavita.com/marcobellavitaOLD.com/index.html http://www.marcobellavita.com/MESSICO/index.html http://www.marcobellavita.com/IGEL%20BAR/index.html |
“DI TUTTO E DI NIENTE” : come dalla trasmissione radiofonica in dialetto milanese che ascoltavo nella infanzia ! La fotografia è la parte migliore di me e la condizione che meglio mi rappresenta. La mia è una fotografia anonima, di un dilettantismo smodato. Solitario tentativo di acquisizione di dati dalla pratica; continua ricerca di se stessi e infinita speranza di conoscere il prossimo e ciò che lo circonda. Non è commerciale e non è artistica; è “un qualcosa” che documenta il mio vissuto attraverso il principio che quello che vedo mi appartiene. Cerco di realizzare una immagine che faccia sentire partecipi agli avvenimenti e non che questi siano da raccontare. |
Le fotografie di Marco Bellavita producono il solito, piccolo miracolo di tutte le grandi fotografie. Toccano nel profondo il nostro stesso sguardo. Non si limitano a metterci in relazione con una figura del reale. Sollecitano, per così dire, quella attitudine a desiderare che è connaturata al nostro sguardo. Ci fanno sentire quella specie di avido, insaziabile desiderio del mondo che si risveglia in noi ad ogni apertura di palpebre. Lo vediamo nelle fotografie del Messico (come quella - davvero stupenda, da grande reporter - degli operai appoggiati alla barricata, in attesa di una offerta di lavoro. Lo vediamo nelle fotografie della Valsesia. Una epopea per immagini. Attraverso queste fotografie, una valle delle Alpi si manifesta ai nostri occhi non come un mondo, ma come il mondo. In tutte le sue dimensioni. Da un minuscolo, perfetto uovo di girino alla grandezza di uno strepitoso tramonto sulle montagne, dalla faccia della gente alla forma dell'architettura. E, sempre, ciò che ci viene da chiamare "l'eterno" ci appare - in queste fotografie, in questo sguardo - indissolubilmente legato a ciò che ci viene da chiamare "l'effimero". Lo sguardo che in queste fotografie ci capita di cogliere, di "vedere", ancora prima della cosa fotografata - e che finiamo per sentire del tutto nostro - non è uno sguardo teso a impossessarsi del mondo. E' uno sguardo che si dà al mondo. E forse proprio per questo - questa generosità, questa disponibilità - che paradossalmente mette le fotografie di Marco Bellavita in grado di comunicarci un sapere semplicemente essenziale. Il mondo - il mondo che conta, il mondo come valore assoluto - non è sempre altrove, in qualche altrove da sognare, da vagheggiare, da fantasticare. Il mondo è qui, adesso. Individuato e infinito. Smisurato e a portata di mano. Emilio Tadini |
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